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Novità legge di Bilancio 2024: affitti brevi

Le novità della legge di Bilancio 2024 sugli affitti brevi

Oggi parleremo delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 in merito agli affitti brevi. Per non tralasciare nulla partiremo dall’origine:

Cos’è un affitto breve?

Prima di tutto, definiamo cosa si intende per “affitto breve”. Si tratta di contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni.
Questi contratti possono includere servizi accessori come la fornitura di biancheria, la pulizia dei locali, la fornitura di utenze, wi-fi, aria condizionata.
Importantissimo non confonderlo con le locazioni turistiche, ben & breakfast e locazioni transitorie.

Le novità del 2024

Una delle principali novità riguarda, infatti, la tassazione degli affitti brevi.

La legge di Bilancio 2024 prevede che i redditi derivanti da queste locazioni siano soggetti alla cedolare secca al 26%. Si tratta di un’imposta sostitutiva che si applica sul canone di locazione, senza bisogno di presentare la dichiarazione dei redditi. L’aliquota è ridotta al 21% per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a una sola unità immobiliare individuata dal contribuente nella dichiarazione dei redditi.

  • Cedolare secca: I redditi derivanti da queste locazioni sono soggetti alla cedolare secca al 26%. L’aliquota è ridotta al 21% per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a una sola unità immobiliare individuata dal contribuente nella dichiarazione dei redditi.
  • Gestione degli immobili: La gestione degli immobili può essere intrapresa sia dai proprietari sia da sublocatori o comodatari. Quando questi ultimi operano come persone fisiche, sono obbligati a dichiarare i redditi derivanti dalla locazione attraverso la cedolare secca o secondo gli scaglioni IRPEF. Diversamente, se la gestione dell’immobile avviene in regime d’impresa, la tassazione segue il regime fiscale associato alla partita IVA.

Chi può gestire gli affitti brevi?

Nel contesto degli Affitti Brevi 2024, la gestione degli immobili può essere intrapresa sia dai proprietari sia da sublocatori o comodatari. Quando questi ultimi operano come persone fisiche, sono obbligati a dichiarare i redditi derivanti dalla locazione attraverso la cedolare secca o secondo gli scaglioni IRPEF. Diversamente, se la gestione dell’immobile avviene in regime d’impresa, la tassazione segue il regime fiscale associato alla partita IVA.

Ruolo del Property Manager

Parallelamente alla figura del proprietario, del sublocatore e del comodatario, si è sviluppata nel tempo una figura professionale nota come Property Manager.
Questo ruolo implica la gestione completa di una o più proprietà immobiliari destinate alla produzione di reddito, agendo in nome e per conto del proprietario, sublocatore o comodatario.

Conclusione

Le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 sugli affitti brevi rappresentano un importante passo avanti nella regolamentazione di questo settore. È fondamentale per chiunque sia coinvolto in questo tipo di attività essere a conoscenza di queste modifiche e adeguare di conseguenza la propria gestione


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